Keith Haring approda alla Reggia di Caserta

Keith Haring, il writer più famoso d’America, arriva alla Reggia di Caserta. O meglio: Keith Haring non c’è più, ma le sue opere sono vive e attuali, e sarà proprio una di queste che potremo ammirare nel meraviglioso edificio vanvitelliano. Si tratta del Murale di Milwaukee, che sarà allestito nel Salone dei Porti dal 2 giugno al 4 novembre.

Il Murale di Milwaukee è una delle opere più significative dello street artist statunitense, che ha contribuito a trasformare il graffitismo in una vera e propria forma d’arte. L’opera, lunga 30 metri e alta 2 metri e mezzo, fu creata nel 1983, in occasione dell’apertura del museo Haggerty di Milwaukee. Oltre 24 i pannelli in legno di cui è composta, dipinti su entrambe le pareti.

Su una delle due pareti è raffigurata, in alto, una sequenza ininterrotta di bambini a quattro zampe, mentre in basso di cani che abbaiano. Sull’altra parete prende vita una sequenza più complessa: a ballerini di breakdance si affiancano altre figure , celebri icone dell’arte di Haring, quali il televisore con le ali, il cane, l’uomo con la testa di serpente. Al centro del murale c’è un ballerino che ha al posto della testa un televisore con il numero 83 disegnato sul monitor. Questo stesso lato termina con un’altra immagine simbolo di Haring: la faccia con tre occhi che fa la linguaccia.

Keith Haring pensava che i bambini e i cani fossero tra le immagini più amate e riconoscibili. E’ per questo che, agli inizi della sua carriera, scelse proprio queste immagini come firma (tag), per rendere la sua arte identificabile. Il percorso espositivo è arricchito da foto e da un video, che vanno a documentare le varie fasi di realizzazioni dell’opera. Grazie ad un biglietto unico sarà possibile visitare, oltre la mostra, anche le sale e il parco della Reggia di Caserta.

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