Il Teatro Europeo in scena nelle Dimore Sabaude

Il meglio della scena europea con spettacoli di teatro, danza, nuoveau cirque, teatro di strada, di figura e visuale, video e installazioni, è protagonista di eventi unici ambientati nello splendido contesto di sei dimore sabaude del Piemonte e della città di Torino, per la quarta edizione del Festival Internazionale Teatro a Corte, dal 6 al 22 luglio.

Diretto da Beppe Navello, ideato e realizzato dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Fondazione CRT, Reale Mutua Assicurazioni, il festival ospita nel corso di 3 week-end 20 compagnie di 12 differenti nazionalità (Italia, Francia, Belgio, Slovacchia, Israele, Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Danimarca, Brasile, Stati Uniti, Portogallo), 19 prime italiane, 1 vetrina dedicata alla Gran Bretagna e 5 creazioni site specific.

Dal Castello di Rivoli, oggi museo di arte contemporanea, al Castello di Racconigi, dal Castello di Moncalieri alla Reggia di Venaria fino al maneggio reale di Druento, gli spettatori sono chiamati e invitati a vivere un’esperienza emozionante di teatro in location decisamente suggestive. Grandi artisti di livello internazionale chiamati ad interagire con il pubblico e con importanti architetture del passato. La magia di Teatro a Corte sta proprio nella capacità di riscoprire il fascino di castelli e giardini offrendo agli spettatori un’esperienza unica ed emozionante: assistere a uno spettacolo nel contesto di luoghi storici di grande valore.

Le parole chiave che meglio interpretano questa edizione sono “seduzione” e “linguaggi della contemporaneità”. All’insegna della seduzione ci sono Tim Rushton con “Love songs” fra jazz e danza, Peeping Tom con il magnetico “For rent” che incarna delle ossessioni amorose, Billy Cowie con “Tango de soledad” una musica seducente per raccontare un amore che non c’è più, Dudapaiva con “Malediction” in cui un pupazzo verde cerca di sedurre chi lo anima e infine lo splendido Barak Marshall con “Monger”, uno spettacolo corale sulla seduzione del potere. Bandiera dei nuovi linguaggi è certamente “LOL. Lots of love” di Luca Silvestrini sui social media, insieme a “Elektro Kif” di Blanca Li sulla danza urbana di tendenza e tutto il lavoro di Me and the Machine sulle nuove tecnologie.

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