Invasioni Digitali: i musei italiani sono di nuovo social

In seguito al grande successo della prima edizione, si riconferma anche quest’anno l’appuntamento nei musei italiani con le Invasioni Digitali. Si tratta della manifestazione ideata dal salernitano Angelo Todisco che si propone di divulgare e promuovere il ricco patrimonio artistico e culturale del nostro Paese mediante il web ed i social media.

Obiettivo del progetto è dunque quello di permettere a chiunque di riappropriarsi degli spazi artistici, di poterne fruire liberamente, in nome di una cultura aperta e condivisa. Blogger, instagramer, amanti della fotografia, appassionati dei social media o semplici cittadini curiosi potranno accedere fino al 4 maggio a musei, aree archeologiche, monumenti, e fotografarli o filmarli. La propria esperienza può essere documentata con smartphone, fotocamera, videocamera e gli scatti ed i video possono essere pubblicati su Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest & Youtube. Questa singolare invasione fa diventare il visitatore un partecipante attivo, in grado di promuovere territori e cultura.

Quest’anno le invasioni sono più di 270 in oltre 200 città italiane. Vi segnaliamo, tra le altre, l’invasione al Museo Madre di Napoli, in programma il 27 aprile, a partire dalle 11.00. Il museo di arte contemporanea partenopeo per l’occasione permetterà per un’ora l’ingresso gratuito regalando agli invasori digitali una visita guidata performativa alle collezioni permanenti e alle due mostre temporanee in corso (di Ettore Spalletti e di Pàdraig Timoney). Palazzo Vecchio di Firenze si apre agli invasori digitali il 28. Anche in questo caso è prevista una visita gratuita che prenderà inizio nel Cortile di Michelozzo e, passando per il Salone dei Cinquecento con  il celebre Genio della Vittoria di Michelangelo e la Sala dei Gigli con la Giuditta e Oloferne di Donatello, si concluderà sulla Torre di Arnolfo. Da qui si potrà ammirare Firenze in tutto la sua bellezza. Per essere a conoscenza di tutte le invasioni potete consultare il calendario dell’evento.

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