A Mantova torna il Festivaletteratura

Idee e memorie contro la crisi, non solo economica. Ospiti internazionali, scrittori, saggisti e una certezza: creare il dialogo attraverso voci differenti. È lo spirito del Festilvaletteratura di Mantova, in programma dal 5 al 9 settembre, giunto alla sedicesima edizione.

In un momento d’inquietudine diffusa, a causa della perdurante crisi economica e del sisma che ha colpito Mantova insieme ad altre città, gli organizzatori del Festival pensano che la cosa migliore da fare sia realizzare il Festival secondo lo spirito degli esordi, nel lontano 1997. Per l’edizione 2012 Festivaletteratura procederà applicando la formula già felicemente collaudata: chiamerà a Mantova autori e lettori, farà vivere la città come luogo di dialogo e produzione di idee e narrazioni, offrirà per cinque giorni suggestioni e letture da mettere a frutto nei mesi a seguire.

Per quanto riguarda il programma, sono molti i grandi nomi della letteratura che si sono dati appuntamento a Mantova: da Seamus Heaney a Ngugi Wa Thiongo. E ancora: i ritorni di Englander e Pablo d’Ors; Shaul Ladany e Jan Douwe van der Ploeg; con una particolare attenzione alla poesia: omaggi a Turoldo e Szymborska, una retrospettiva per il premio nobel Toni Morrison e uno sguardo anche alla storia recente. In molti degli incontri o delle serie di appuntamenti che compongono il calendario di questa sedicesima edizione ci si addentrerà nelle forme o nei generi della letteratura, secondo modalità di volta in volta diverse ma che puntano a metterne in luce specificità stilistiche, potenzialità creativa, apertura alla contaminazione, attraverso il confronto – in presenza o a distanza – tra alcuni dei loro maggiori interpreti o incursioni a volte più ludiche e spettacolari.

In questo senso, uno degli eventi più attesi è la festa sull’Orlando Furioso che si terrà tra Palazzo Te e l’ex- Sagrestia della SS. Trinità annessa all’Archivio di Stato. L’idea è di riportare a Mantova questo capolavoro spesso dimenticato a cinquecento anni dalle prime letture che Ludovico Ariosto ne faceva a Isabella d’Este. E poi ancora sarà prptagonista la favola, si rifletterà sulla poesia, sull’ambiente e tanto tanto altro…

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