Cos’è la “sindrome del fuso orario” e come prevenirla?

Viaggiare si sa… Rimane tra le più belle attività che l’uomo possa compiere nel suo percorso di vita, anche se a volte questa deliziosa attività ludica può trasformarsi in un evento poco piacevole, soprattutto quando si tratta di viaggi intercontinentali che presuppongono numerose ore di volo e fusi orari sensibilmente diversi.

Parliamo di quello che è stato definito da medici e specialisti il “Jet Lag“, tale definizione racchiude tutta una serie di disturbi legati a piccoli scompensi del ritmo biologico dovuti ad un’alterazione dei ritmi quotidiani, solitamente scanditi dall’alternarsi del sonno/veglia.

Il corpo nel suo regolare funzionamento ha bisogno di seguire dei ritmi prestabiliti che agiscono di conseguenza sulla temperatura corporea, sulla produzione degli ormoni e sulla pressione sanguigna, se tali ritmi vengono notevolmente stravolti, è possibile incorrere in manifestazioni di insonnia, confusione, scarso appetito, stanchezza cronica, mancata capacità di concentrazione e disturbi gastrointestinali.

Si presentano, come detto, soprattutto in soggetti che percorrono grandi distanze e diventano sempre più acuti con l’avanzare dell’età.

Solitamente scompaiono dopo pochi giorni, nonostante i medici affermano che urgono almeno due settimane per risistemare completamente il corretto funzionamento biologico.

Esistono, però, una serie di rimedi che possono bloccare o se non altro attutire il manifestarsi dei sintomi, come potrebbe essere l’assunzione di una buona dose di liquidi che potrebbe prevenire eventuali fenomeni di disidratazione e mantenere un certo grado di benessere, non assumere alcun tipo di bevanda alcolica prima del viaggio, in quanto l’alcool favorisce proprio il manifestarsi di tali sintomi, assumere cibi leggeri e poco grassi che non contribuiscono ad affaticare l’organismo.

Altro aspetto su cui focalizzarsi, sono: orario e tipologia di pasto.

Prima di partire magari si può cercare di abituare pian pian il corpo a tale piccola “rivoluzione” , scegliendo di mangiare durante le ore coincidenti con il fuso orario.

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