Pinacoteca di Brera: Mantegna e Bellini secondo Ermanno Olmi

Pinacoteca di Brera: Mantegna e Bellini secondo Ermanno Olmi

Grandi novità alla Pinacoteca di Brera. Il Cristo morto di Andrea Mantegna e la Pietà di Giovanni Bellini, due capolavori del Rinascimento, tra le opere più preziose conservate nel museo di Milano, tornano a mostrarsi al pubblico dopo circa un mese e lo fanno attraverso un nuovissimo allestimento, firmato nientemeno che dal regista Ermanno Olmi.

E’ così che ha luogo un dialogo tra maestri padani. Inutile negare che questa piccola grande rivoluzione messa in atto alla Pinacoteca rientri nei tentavivi del museo di resistere alla crisi. Nonostante sia uno dei maggiori spazi museali nazionali, infatti, anche la Pinacoteca di Brera si trova nella situazione di combattere la mancanza di finanziamenti con idee in grado di coinvolgere il pubblico. Le due grandi opere del Mantegna e del Bellini sono state sempre molto apprezzate dai visitatori, ma si è sentito il bisogno di metterle maggiormante in evidenza, proponendo così al pubblico una fruizione migliore.

La sovrintendente Sandrina Bandera ha stupito: per questa ricollocazione, piuttosto che rivolgersi ad un architetto, ha chiamato uno dei nostri più grandi maestri del cinema. Olmi ha dichiarato di esseresi messo al lavoro senza avere un progetto preciso, ma dando ascolto alle sensazioni trasmessegli dai due dipinti. E’ così che la Pietà ha preso posto in una vetrina alla fine del corridoio dedicato alla pittura veneta. Il Cristo morto di Mantegna, invece, è stato collocato in una nuova teca posta a soli 6-7 cm dal pavimento. L’occhio artistico del maestro della macchina da presa ci dà quindi una singolare visione dei due capolavori dell’arte, un allestimento non tradizionale assolutamente da vedere.

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