E’ stato recuperato a Barcellona il murale che Keith Haring realizzò per schierarsi apertamente nella battaglia contro l’Aids. L’opera è tornata a mostrarsi dopo 25 anni vicino il Museo di Arte Contemporanea di Barcellona (MACBA), l’istituzione che l’ha conservato per questo lungo periodo.
L’artista statunitense la mattina del 27 febbraio 1989 si mise al lavoro in piazza Salvador Segui, a Barcellona. Egli decise di esprimere tutta la sua arte ed il suo talento su una parete di un vecchio edificio. E’ qui che in poche ore, sotto lo sguardo incuriosito dei passanti, prese forma un grande graffito stampato simbolicamente in inchiostro rosso, colore del sangue. Il murale di Haring aveva per tema la lotta all’Aids, ben espressa oltre che dalle immagini da un messaggio chiaro lanciato dall’artista, la scritta “Insieme possiamo fermare l’Aids”.
Nell’89 la terribile malattia dilagava facendo numerose vittime. Ma non è solo per portare l’attenzione su un problema d’attualità che Haring scelse di realizzare questo murale, peraltro senza ricevere alcun compenso. La malattia era stata diagnosticata anche a lui, rubandogli la vita l’anno successivo. Il suo graffito non ha avuto miglior sorte a causa di inciviltà e agenti atmosferici, che l’hanno irrimediabilmente danneggiato. Fortunatamente prima che scomparisse per sempre la Keith Haring Foundation ha salvato il tracciato in scala, facendolo custodire dal MACBA. Ed ora lo stesso MACBA, dopo un’accurata ricostruzione, lo ripresenta al pubblico per ricordare un grande artista e tener vivo il suo messaggio.