“Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento” è il titolo della mostra che si inaugurerà il 26 ottobre al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Obiettivo dell’allestimento quello di invitare a riflettere sul ruolo che il paesaggio ha ricoperto come tema autonomo nella storia dell’arte. Questa tematica verrà evidenziata attraverso novanta dipinti, concessi in prestito per l’occasione da prestigiosi musei internazionali, tra cui il Boston Museum of Fine Arts ed il Columbus Museum of Art.
E’ il Seicento, inteso come periodo in cui il paesaggio diventa anche da solo degno soggetto di una rappresentazione pittorica, il momento da cui parte il percorso espositivo. Tra le opere di riferimento di questo periodo quelle dei francesi Lorraine e Poussin e degli olandesi Van Ruisdael, Van Goyen e Hobbema. Il Settecento è definito il secolo della veduta per la produzione straordinaria di celebri vedutisti come i veneziani Canaletto, Bellotto e Guardi. Mentre nell’Ottocento il paesaggio si è ormai affermato pienamente come tema indipendente, al punto da permettersi di caricarsi di contenuti simbolici ed emotivi. E’ quanto avviene con artisti come Turner, Constable e Friedrich.
Si passa poi al realismo delle opere delle scuole di Barbizon e dell’Hudson River. Dopo questo percorso si è quindi pronti per approdare al paesaggio impressionista. Con Monet si assiste ad una nuova rivoluzione dell’immagine del paesaggio. La natura riflette infatti le esperienze interiori. Ma Monet non è l’unico impressionista presente, egli sarà affiancato dai più grandi, tra cui Renoir, Pissarro, Degas, Manet, Van Gogh, Gauguin e Cézanne.