Sandro Botticelli: i nuovi restauri a Bergamo

Fino al 4 novembre l’Accademia Carrara di Bergamo presenta nella sua sede temporanea di Palazzo della Ragione la mostra Sandro Botticelli “Persona sofistica”. Si tratta della presentazione delle scoperte scaturite dai recenti restauri effettuati su una terna di dipinti, tutte opere tarde, che sintetizzano l’operato artistico del Botticelli, nel clima politico e artistico che animava la Firenze dei Medici.

La mostra, curata da Maria Cristina Rodeschini, presenta dunque il notissimo Ritratto di Giuliano de’ Medici (1478 – 1480, tempera e olio su tavola, cm 60 x 41), la tavola raffigurante la Storia di Virginia (circa 1500 – 1510, tempera e oro in conchiglia su tavola, cm 83 x 165), e il «nuovo» Botticelli dell’Accademia Carrara, idealmente riunito al suo pendant, andato perduto. Opera dal forte impatto emotivo e dagli effetti luminosi e cromatici di grande raffinatezza, il Cristo dolente (1495 – 1500, tempera e oro su tavola, cm 47 x 32), a lungo trascurato dalla critica, di recente è stato definitivamente attribuito a Botticelli. L’opera, restaurata da Carlotta Beccaria nel 2010 per essere esposta nella mostra dedicata all’artista al Museo Poldi Pezzoli di Milano, rappresenta un chiaro esempio del tardo stile del maestro, in cui la ricerca di drammaticità ed espressività e il forte carattere mistico e pietistico costituisce un richiamo alla spiritualità savonaroliana della fine del XV secolo.

La mostra prosegue poi con la presentazione del restauro del ritratto del giovane Giuliano de’ Medici, fratello minore di Lorenzo il Magnifico, morto nel 1478 nella Congiura dei Pazzi che tentò di porre fine all’egemonia della famiglia medicea. Il restauro dell’opera, un intervento delicato,  è stato sostenuto dalla sezione Italia Nostra di Bergamo con la direzione della Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici di Milano. Infine, il dipinto raffigurante la Storia di Virginia ha il suo pendant nella Storia di Lucrezia che si trova a Boston. Il dittico era una parte di spalliera, un raffinato manufatto diffuso alla fine del XV secolo, per la cui realizzazione  Botticelli si è ispirato al racconto di Tito Livio.

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