Postwar. Protagonisti italiani al Guggenheim

E’ stata inaugurata da qualche giorno, il 23 febbraio, al museo Peggy Guggenheim di Venezia, la mostra “Postwar. Protagonisti italiani”. A cura di Luca Massimo Barbero, l’esposizione rilegge l’arte italiana degli anni ’60 attraverso cinque suoi indiscussi protagonisti: Lucio Fontana, Piero Dorazio, Enrico Castellani, Paolo Scheggi, Rodolfo Aricò.

Il titolo della mostra, Postwar, è significativo ed evoca per l’appunto gli anni del secondo dopoguerra, i quali videro affermarsi nel nostro Paese una nuova stagione artistica. Nelle meravigliose sale di Palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande, si articola un percorso espositivo che si sviluppa in ordine cronologico. Punto di partenza è Fontana, per poi proseguire una sala dopo l’altra con Dorazio e Castellani, mostrando di ciascun artista le proprie peculiarità ed il personale livello di sperimentazione.

Si procede poi con Paolo Scheggi, a cui la mostra dedica un omaggio particolare. Artista scomparso prematuramente e poco conosciuto ai più, viene fatto conoscere al grande pubblico attraverso otto lavori, tra i quali spicca “Intersuperficie curva bianca”, opera risalente al 1963 e che da poco è stata data in dono al museo veneziano da Franca e Cosima Scheggi. Si conclude il percorso espositivo con Rodolfo Aricò, arista milanese scomparso nel 2002 sulla cui produzione è stata di recente realizzata una pubblicazione. L’obiettivo è quello di mostrare al pubblico come tra gli anni ’60 e ’70 del XX secolo l’arte pittorica italiana abbia elaborato e maturato un nuovo linguaggio espressivo che, proprio a partire da Fontana, si è evoluto grazie alle generazioni successive. La mostra rimarrà a Venezia fino al 15 aprile.

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