Dallo scorso 6 aprile la Calabria vanta un nuovo museo. E’ il Museo Archeologico dell’antica Medma, inaugurato a Rosarno. La città di Medma è stata una subcolonia fondata da Locri Epizefiri intorno al VI secolo a.C. Il nuovo spazio culturale riunisce tutti i reperti della cittadina magno greca portati alla luce dalle diverse campagne di scavo effettuate nel corso degli anni.
I primi scavi si datano all’inizio del ‘900, quando l’archeologo Paolo Orsi scoprì questa antica città-stato. Attraverso due campagne di scavo, concentrate sulla collina di Nolio Carozzo e nell’area di Pian delle Vigne, si rinvennero migliaia di testimonianze della vita in questo centro, in seguito esposte in prestigiosi musei mondiali, tra cui il Louvre di Parigi. Ora questi reperti, che comprendono svariati oggetti votivi dedicati ad Afrodite ed Atena, sono dunque stati raccolti per poter essere ammirati nel luogo in cui sono stati riportati alla luce.
Il museo è stato inaugurato alla presenza del celebre archeologo Salvatore Settis, nativo di Rosarno, e che ha ricordato di aver dato inizio alla sua prestigiosa carriera proprio in questo sito. Ma al di là del valore affettivo che lo lega a questo luogo, Settis ha sottolineato l’importanza di questa apertura per l’intera regione, che tramite il recupero della memoria storico-archeologica potrà avere un’occasione di rilancio turistico.