Un’alternativa? Oggi è possibile

Alzarsi, prendere e andare. Perché, mai come negli ultimi tempi, quello del cambiamento è un desiderio comune a molti, soprattutto quelli che non intravedano prospettive nel loro presente ancora prima del futuro. Già, ma viaggiare dove?

Non è solo un problema di meta, ma anche di prospettive. Non è solo un problema di compagnia, ma pure di mezzi e di alternativa.

La voglia di tornare ad essere padroni della propria vita, senza imposizioni legate a schemi prestabiliti, orari da rispettare, capi da ascoltare e programmi predefiniti. Quella voglia che si può concretizzare spesso soltanto con un viaggio che risvegli sensazioni forse sopite, ma di sicuro pronte per emergere non appena si riesca a dare loro la possibilità di manifestarsi.

Un’idea ce la dà Toyota con il sito www.vogliounalternativa.it che in poco tempo è diventato una fucina di idee, un mondo certo virtuale per confrontarsi, ma assolutamente reale come dimostrano gli oltre 47 mila messaggi su Twitter ricevuti solo in Italia. La voglia di cambiamento come regola di vita, la stessa che la Casa giapponese si è imposta per dare una svolta alla sua politica commerciale e guardare dritto al futuro senza ripensamenti.

Alternativa è essere consci che ci sarà un domani, ma è anche pensare che possa essere da un’altra parte. Come un posto diverso nel quale riuscire a trovare la propria realizzazione, raggiungere quell’equilibrio interiore difficilissimo anche solo da scoprire nella frenesia di tutti i giorni. E’ viaggiare con la mente prima, materialmente poi grazie alle tecnologie moderne e pulite che Toyota propone. C’è un che di liberatorio nel viaggio, anche soltanto nella prospettiva di organizzarlo e farlo proprio, sapere che c’è un domani pronto ad attendersi senza orari e senza vincoli, senza limiti pronti a minare la nostra fantasia.

Poco importa dove, importa come. “Il vero viaggio di scoperta – diceva Marcel Proust- non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”. Ecco, l’alternativa è giusto questo, sapere di voler cambiare ed essere messi nelle condizioni buone per farlo. Un’idea cui far seguire un’azione. Ecco perché tutti potranno visitare il sito internet dedicato, vogliounalternativa.it, seguire il progetto su Facebook, Twitter e YouTube per raccontare la loro idea. Tutti in attesa di vedere in concreto quello che cambierà dal 9 dicembre.

Tu che alternativa vuoi?

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