La Triennale di Milano omaggia Luigi Ghirri

La Triennale di Milano, in occasione del ventennale della sua morte, rende omaggio a Luigi Ghirri. L’esposizione, dal titolo “1984: Fotografie da viaggio in Italia”, rimarrà fino al 26 agosto presso il Museo di Fotografia Contemporanea della Triennale di Milano.

In esposizione una selezione degli scatti da Viaggio in Italia, il progetto curato da Ghirri nel 1984 e che in poco tempo divenne il manifesto della “scuola italiana di paesaggio”, oltre ad una serie di fotografie di Giovanna Calvenzi che documentano la mostra e il convegno che si tennero nel 1984 alla Pinacoteca Provinciale di Bari, e il film di Maurizio Magri con sceneggiatura di Vittore Fossati Viaggio in Italia.

Le fotografie, ora parte delle collezioni del Museo, vengono per la prima volta presentate al pubblico dopo il restauro finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il sostegno e la collaborazione scientifica della Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee (PaBAAC).

Il progetto Viaggio in Italia viene concepito da Luigi Ghirri alla fine degli anni Settanta che lo immagina come una “rifondazione” dell’immagine del paesaggio italiano. Gli scatti rappresentano un calmo e raffinato esercizio della visione e propongono un nuovo ABC del paesaggio italiano indagato nei suoi elementi primari grazie a un approccio intellettuale e al tempo stesso affettivo, privo di retorica, stereotipi, gerarchie. Sono fotografie on the road, apparentemente semplici, silenziose, un po’ pensose, attente ai molti luoghi della provincia ma anche alle città: lontane dal reportage sensazionalistico, sono un invito a rivolgere lo sguardo alla quotidianità e alla normalità carica di poesia del paesaggio che ci sta intorno.

Nonostante siano passati quasi trent’anni, il progetto voluto da Luigi Ghirri mantiene intatto il suo valore ed offre una rara occasione per riflettere sull’identità italiana attravero luoghi ormai trasformati, che spesso hanno dovuto assistere alla perdita dell’armonia tra natura e cultura.

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