I videogiochi entrano al Moma di New York

Chi pensa che i videogame siano solo dei giochini attraverso cui passare il tempo dovrà ricredersi. Oggi i videogiochi sono considerati come delle opere d’arte ed entrano perfino in un museo. Il museo non è un museo qualunque, ma il Moma di New York, che a partire dal prossimo marzo ospiterà alcuni tra i più celebri videogame.

Lo ha deciso Paola Antonelli, l’italianissima curatrice della sezione Architettura e Design del Museum of Modern Art di New York. La Antonelli ha annunciato che il Moma ha già acquistato quattordici giochi storici, che sono solo i primi di una lunga serie che il museo ha deciso di acquisire nel corso del tempo. Per il momento l’elenco dei magnifici quattordici che sarà possibile vedere in esposizione dal 2013 nelle Philip Johnson Galleries comprende: Pac-Man, Tetris, Another World, Myst, SimCity 2000, Vib-ribbon, The Sims, Katamari Damacy, EVE Online, Dwarf Fortress, Portal, Flow, Passage, Canabalt. Gli appassionati avranno già notato che questa carrellata vede sfilare in ordine cronologico, dal 1980 al 2009, i giochi che hanno segnato la storia.

Se avete notato anche qualche illustre assente come SuperMario Bros non preoccupatevi, come abbiamo detto ci saranno delle new entry attraverso acquisizioni successive. In realtà non è la prima volta che dei videogiochi finiscono in mostra, come quella fortunata dedicatagli al museo di Washington. Ma una collezione permanente in un’istituzione come il Moma segna la vera svolta, sancendo a tutti gli effetti la legittimità del joystick tra le opere d’arte. La selezione è stata accuratissima ed ha coinvolto numerosi studiosi ed esperti, che hanno indirizzato le loro scelte ai videogiochi di maggiore rilevanza storico-culturale e che hanno contribuito a dei progressi in campo tecnologico. Dunque da ora in poi non chiamateli semplicemente giochi…

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