New York: al MoMa una retrospettiva per Marco Bellocchio

New York: al MoMa una retrospettiva per Marco Bellocchio

Una retrospettiva completa dedicata al cinema di Marco Bellocchio. E’ quella in programma dal 16 aprile al 7 maggio al MoMa di New York. Promossa dall’Istituto Luce Cinecittà e curata da Jitte Jensen, Camilla Cormanni e Paola Ruggiero, la rassegna  intende omaggiare il regista italiano in occasione dei suoi 50 anni di attività cinematografica.

Dopo gli omaggi tributati a Bernardo Bertolucci e Pier Paolo Pasolini, prosegue così la collaborazione tra il museo newyorkese e Cinecittà Luce. Sono diciotto i film firmati da Bellocchio in programma al MoMa, con l’obiettivo di ripercorrere la sua intera carriera. Una carriera partita nel 1965, anno del debutto alla regia con il film I pugni in tasca. Si arriva a Bella addormentata, il lavoro del 2012 che affronta il delicato tema dell’eutanasia attraverso il racconto della storia di Eluana Englaro. Tra il primo e l’ultimo film ci sono tutti i più grandi successi del cineasta emiliano, come L’ora di religione del 2002 ed Il regista di matrimoni del 2006, analisi critica e sincera dello stato dell’industria cinematografica italiana e più in generale della nostra società.

Dagli anni ’70 ad oggi il cinema di Bellocchio ha portato sul grande schermo tematiche forti, dall’instabilità mentale al diritto di morire, dall’anarchia al terrorismo. Nelle sue pellicole hanno trovato spazio anche la politica, la chiesa, il ruolo delle donne, la famiglia. E’ così che Bellocchio ha dato vita ad un cinema di denuncia e d’impegno, che non si è mai tirato indietro rispetto a quello che c’era da dire, senza però volere assenso o condivisione di idee dallo spettatore. Al MoMa la produzione cinematografica del maestro sarà presentata in versione restaurata.

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