Non è solo al Pan di Napoli che gli amanti di Andy Warhol possono trovare in questo periodo una mostra dedicata al genio della Pop Art americana. L’altra esposizione che lo vede protagonista fino al prossimo 28 settembre è quella che dopo il grande successo ottenuto a Milano, si è spostata dallo scorso aprile a Roma, a Palazzo Cipolla.
Ad essere presentato al pubblico è un nucleo di ben 150 opere dell’artista statunitense. La loro importanza cresce se si pensa al fatto che si tratta di opere messe insieme non da un collezionista qualsiasi, ma da Peter Brant. Costui fu uno dei più grandi amici dell’artista. A soli venti anni Brant ebbe l’intuizione di comprare un disegno della celebre Campbell’s Soup. Questa fu solamente la prima opera di una collezione che qualche anno più tardi divenne tra le più prestigiose collezioni mondiali di arte contemporanea.
La mostra, attraverso i pezzi posseduti da Brant, ripercorre l’intera parabola artistica di Warhol. Da un lato si racconta la storia di un’amicizia vera che è stata scambio culturale unico tra i due, dall’altro si segue la carriera del padre della Pop Art. Si va dai primi disegni a quelli della maturità, dalle opere iconiche a quelle poco conosciute. Tra i fiori all’occhiello dell’allestimento Blue Shot Marilyn, il ritratto della Monroe che tra gli occhi ha il segno lasciato dal colpo di pistola sparato nel 1964 da un’amica di Warhol.
