Fino al 16 febbraio 2014 Palazzo Reale di Milano ospita la mostra “Pollock e gli Irascibili”, che presenta al pubblico quarantanove capolavori provenienti da Whitney Museum di New York databili dalla fine degli anni Trenta alla metà degli anni Sessanta. L’evento si colloca nell’ambito de L’Autunno Americano, la rassegna che celebra la cultura statunitense e di cui vi abbiamo recentemente parlato.
Gli Irascibili sono un gruppo di artisti che visse ed operò nell’America degli anni Cinquanta. Essi proposero un linguaggio pittorico innovativo, ma come spesso accade agli innovatori non furono compresi. Quando il Metropolitan Museum di New York, nel maggio del 1950, li escluse da una grande mostra sulla pittura contemporanea, non esitarono a manifestare la loro ribellione. La lettera e la foto di protesta, che li ritraeva vestiti da bancheri con al centro Jackson Pollock, fu pubblicata anche dal New York Times. Dall’Herald Tribune questi artisti vennero battezzati Irascibili, e con l’attenzione dei media subito questa definizione si diffuse, per rimanere ancor oggi idendificativa di quella scuola pittorica.
Milano ora ospita proprio questi artisti ribelli, che stravolsero la concezione della pittura intendendola come mezzo attraverso cui esprimere i propri pensieri e stati d’animo. L’opera protagonista indiscussa dell’esposizione è Number27 di Jackson Pollock, da considerarsi il manifesto creativo dell’artista americano. Sono presenti poi altre opere di grande rilievo, come Mahoning di Franz Kline, Untitled di Mark Rothko, Door to the River di Willem de Kooning.